Dall’Africa all’Italia: straordinario intervento al Gaslini per separare due gemelline siamesi

Scritto il 10/06/2025
da SaluteLab

L’Istituto Giannina Gaslini di Genova ha portato a termine con successo un intervento altamente complesso di separazione di due gemelline siamesi provenienti dal Burkina Faso, nate nel dicembre 2024 e unite nella regione toracica e addominale.

Dettagli clinici e chirurgici

Le bambine erano unite nella zona del torace e dell’addome, condividendo il fegato e parte del pericardio, una delle forme più frequenti e complesse di gemellarità siamese (toraco-onfalopaghe).

L’intervento, eseguito il 6 giugno 2025, è durato oltre 12 ore e ha coinvolto più di 50 tra medici, infermieri, tecnici e operatori sociosanitari, oltre a specialisti esterni in chirurgia epatica e plastica ricostruttiva.

La procedura ha previsto una separazione progressiva del torace, della cavità pericardica, dell’addome e, soprattutto, del fegato, unico organo in comune tra le due sorelline. Successivamente, sono state completate le ricostruzioni delle pareti toracica e addominale in due sale operatorie distinte.

Gli aspetti organizzativi dell’intervento

Le gemelline sono arrivate in Italia il 20 maggio grazie all’associazione “Una Voce per Padre Pio”, nell’ambito di un programma umanitario sanitario cofinanziato anche dalla Regione Liguria e dai Patrons of the World’s Children Hospitals.

Il percorso preoperatorio ha incluso una lunga fase di studio multidisciplinare, simulazioni cliniche e pianificazione logistica, con la collaborazione di un’équipe del Centro Ospedaliero Universitario Tengandogo di Ouagadougou, Burkina Faso, che ha inviato tre professionisti per assistere all’intervento.

L’operazione è stata descritta dai responsabili come un successo sia clinico che umano, sottolineando la dedizione, lo spirito di squadra e la responsabilità di tutto il personale coinvolto.

Condizioni post-operatorie delle bambine

Dopo l’intervento, le due bambine sono risultate clinicamente stabili e sono attualmente seguite nel reparto di Terapia Intensiva pediatrica del Gaslini, dove vengono monitorate costantemente per prevenire complicanze, gestire il dolore, supportare la respirazione e pianificare la ricostruzione definitiva delle pareti toracica e addominale.

Il percorso di recupero proseguirà con particolare attenzione al supporto nutrizionale, alla prevenzione delle infezioni e alla riabilitazione.

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Una procedura rarissima

L’intervento rappresenta un esempio di eccellenza della sanità italiana e di solidarietà internazionale, possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e professionisti di diversi Paesi.

La separazione di gemelli siamesi è una procedura rarissima, con un’incidenza stimata tra 1 su 50.000 e 1 su 200.000 nati vivi, e richiede competenze multidisciplinari di altissimo livello.

In sintesi, la separazione delle due gemelline siamesi del Burkina Faso al Gaslini di Genova è stata un successo clinico e umano, frutto di una maratona chirurgica di oltre 12 ore e della collaborazione internazionale, con le bambine che stanno ora affrontando il delicato percorso post-operatorio in condizioni stabili.

I gemelli siamesi

Il caso di gemelli siamesi che condividono fegato e parte del pericardio è estremamente raro. In generale, la nascita di gemelli siamesi si verifica con un’incidenza stimata tra 1 su 50.000 e 1 su 200.000 nati vivi. Tra le varie tipologie, i cosiddetti toraco-onfalopaghi (uniti nella regione toracica e addominale) sono i più frequenti, rappresentando circa il 40% dei casi di gemelli siamesi.

All’interno di questa categoria, la condivisione del fegato è relativamente comune, mentre la condivisione del pericardio (la membrana che riveste il cuore) si verifica in una minoranza dei casi, rendendo la combinazione di fegato e pericardio condivisi ancora più rara e complessa da trattare. La letteratura riporta che, pur essendo i toraco-onfalopaghi la forma più frequente, la presenza contemporanea di organi vitali condivisi (come cuore, fegato e strutture circostanti) aumenta notevolmente la difficoltà chirurgica e riduce le probabilità di sopravvivenza.

La condizione delle gemelline siamesi del Burkina Faso separate al Gaslini di Genova – unite per torace e addome, con fegato e parte del pericardio condivisi – rappresenta una delle forme più rare e complesse di gemellarità siamese documentate in medicina.

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